Niente pioggia, scatta l’allarme inquinamento

La carenza di precipitazioni aumenta la concentrazione di polveri sottili. Il problema interessa tutta la pianura padana. Ad Alba e Bra gli sforamenti più frequenti

Cresce anche in provincia di Cuneo l’allarme sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento da Pm 10, le polveri sottili presenti in atmosfera, peggiorato a causa della perdurante siccità. Il decreto legislativo del 2010 fissa il limite massimo a 50 microgrammi al metro cubo: un tetto che non andrebbe superato più di 35 giorni l’anno. Ma dalle misurazioni delle cinque centraline presenti in provincia di Cuneo, nel corso del 2017 (alla data del 15 ottobre) è già stato superato 31 volte ad Alba, 33 a Bra, 26 a Mondovì. Va un po’ meglio a Cuneo (17 volte sopra i 50 microgrammi) e a Saliceto (15 volte).

Fossano non ha centraline in loco. La sua qualità dell’aria viene pertanto desunta equiparandola ad altri Comuni che hanno caratteristiche omogenee sulla base di anni di osservazione e misure di prova anche con stazioni mobili. La città di riferimento è quella di Pinerolo, che ci assomiglia di più anche sotto il profilo altimetrico. Nello specifico, anche Pinerolo ha sforato più volte i 50 microgrammi nel mese di ottobre, senza tuttavia avvicinarsi ai livelli di guardia dei 35 giorni annui. Sarebbe una pia illusione, tuttavia, ritenere che i 20 km che ci separano dalla città della Zizzola possano costituire una barriera insormontabile per le polveri sottili. 

Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 1 novembre