Dopo cinque anni di crescita, modesta ma continua, “adesso l’economia Ue ha una marcia in più”. Pierre Moscovici (nella foto), commissario per gli affari economici e finanziari, presenta le Previsioni economiche d’autunno. Sorride, è rilassato. Il commissario francese da 18 trimestri, come egli stesso specifica, porta buone notizie nella sala stampa del palazzo Berlaymont e anche questa volta non tradisce le attese. Il Pil cresce su scala europea attorno al 2%: un po’ meglio quest’anno, in lieve frenata nel 2018 e 2019. Le Previsioni dell’Esecutivo guardano infatti all’orizzonte triennale, benché, puntualizza lo stesso Moscovici, “ragioniamo a condizioni generali invariate”.
Ci vuole dunque prudenza, nei prossimi 24 mesi il quadro di fondo potrebbe mutare. Poi dallo stesso Moscovici l’abituale appello agli Stati membri: “Ognuno faccia la sua parte. Bisogna sostenere la crescita con investimenti e riforme”. Si può far conto anche sulla leva fiscale. Infine insiste sulle due maggiori preoccupazioni che traspaiono dalle 190 pagine del documento “European Economic Forecast – Autumn 2017”: anzitutto la disoccupazione cala ma non abbastanza e non presenta medesimi ritmi in tutti i Paesi; secondo, i salari non crescono a ritmi sufficienti... Continua a leggere