Separati sì, ma genitori… quale relazione con i figli?

Mercoledì 15 novembre a Cussanio appuntamento con la psicologa Silvia Ornato

Mercoledì 15 novembre alle 20,45, presso il salone del Santuario di Cussanio, la proposta di affrontare questo tema, nasce all’interno delle attività dell’Ufficio di Pastorale familiare e del progetto diocesano “L’anello perduto”, in quanto le persone che frequentano l’esperienza dei laboratori, hanno messo in evidenza alcune criticità legate alla gestione dei figli, sia piccoli che adulti, chiedendo un confronto attorno ad alcuni quesiti: come imparare ad essere genitore da solo? Come costruire una modalità di relazione con loro e rafforzare/modificare le mie convinzioni? Come gestire l’eventuale rapporto con la nuova compagna del mio ex che sovente ospita mio figlio, ma che ovviamente non è sua madre? E se fossi io ad aver avviato una nuova relazione, è bene dare priorità ai miei figli o al nuovo partner?

Si chiede una persona: “È normale da genitori separati, oltre a sentirsi terribilmente soli e impotenti, pensare alla situazione precedente di coppia e alla risposta che si sarebbe data, senza farsi prendere dal panico e dal dubbio che in una situazione di famiglia ‘normale’, forse tutto ciò non sarebbe successo? Come riuscire a tenere certi atteggiamenti e prendere decisioni importanti, con sicurezza e fermezza? Nel caso di figli adulti, quando è necessario e/o giusto colloquiare con l’ex coniuge, per informare e/o cercare di risolvere certe situazioni?”.

Per esplorare queste tematiche, è stata invitata Silvia Ornato, membro dell’istituto di Psicologia individuale “A. Adler” di Torino, la quale metterà a disposizione dei presenti le proprie competenze, attorno ad argomenti complessi che coinvolgono non da oggi numerose famiglie. Scrive Ornato: “Spesso entrambi i genitori dimenticano che i figli amano sia la mamma che il papà, e nel momento in cui si ritrovano a nutrire sentimenti e vissuti negativi verso l’ex coniuge, inconsciamente si aspettano uno schieramento da parte dei figli sulle proprie posizioni e sui propri bisogni, senza rendersi conto che tali dinamiche distruggono ciò che di sano i bambini e i ragazzi hanno costruito dentro di sé rispetto a ciascun genitore. Sono dinamiche dal punto di vista umano comprensibili, che necessitano tuttavia di riflessione e confronto, al fine di contenere e ridurre il più possibile la sofferenza che inevitabilmente si crea in queste situazioni”.

All’incontro, aperto a chiunque è interessato ad approfondire queste tematiche, sono invitate in particolare persone separate o divorziate sole, e coppie in nuova unione.