Tramonta l’ospedale unico tra Saluzzo e Savigliano

L’assessore regionale Antonio Saitta: “Costa troppo”. E dà il via libera alla riqualificazione dei tre ospedali esistenti dell’ex Asl 17: Savigliano, Saluzzo e Fossano.

L’ospedale unico (a Lagnasco) non si farà. L’assessore regionale Antonio Saitta ha sgomberato il campo dalle ultime ambiguità dicendo chiaramente lunedì a Saluzzo che punterà sulla soluzione alternativa: la riqualificazione dei tre ospedali esistenti dell’ex Asl 17. Due le ragioni alla base della scelta. Il primo è di ordine economico: fare un nuovo ospedale costa infatti 245 milioni di euro, soldi che la Regione non ha. Rimettere a posto Savigliano, Saluzzo e Fossano 53 milioni. Il secondo attiene all’organizzazione sanitaria: la configurazione policentrica del territorio dell’ex Asl 17 (che si estende dalle valli saluzzesi alla piana saviglianese e fossanese) richiede infatti una rete di ospedali più che la concentrazione dei servizi in una struttura unica. Rammarico per il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni. Soddisfatti i sindaci di Savigliano, Giulio Ambroggio, e Fossano, Davide Sordella, oltre al direttore dell’Asl Cn1 Francesco Magni che si vede promuovere il piano direttorio con i progetti di riqualificazione.

Nella foto, il sindaco Davide Sordella con il collega di Saluzzo Mauro Calderoni, il consigliere regionale Paolo Allemano e il consigliere comunale di Fossano Enzo Brizio all'incontro convocato dalla Regione lunedì 4 dicembre nell'antico palazzo comunale di Saluzzo

Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 6 dicembre