Ospita 94 detenuti, all’11 dicembre, la Casa di reclusione di Fossano, su una capienza massima di 133 posti. Tutti quanti sono a fine pena, per questo stanno al “Santa Caterina” che è Istituto a custodia attenuata. La loro custodia viene assicurata da un direttore e 79 agenti di Polizia penitenziaria. I reclusi di origine straniera sono 48. I reati più abituali sono spaccio di stupefacenti (spesso di piccola entità), furti o rapine
È la fotografia in numeri del “Santa Caterina” che Rosanna Degiovanni ha illustrato martedì 12 dicembre ai consiglieri della Commissione servizi. Dall’aprile del 2015 ricopre l’incarico di Garante dei detenuti - figura istituita in tutte e 12 le città piemontesi che ospitano un Istituto di reclusione. Tra i suoi crucci le ancora troppo scarse opportunità di lavoro che finiscono per alimentare gelosie tra chi è occupato (e può guadagnare qualcosa) e chi no. E la mancanza di un volontariato sociale, che svolgeva un insostituibile ruolo di ascolto.
Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 20 dicembre