Dalla microcriminalità all’accoglienza degli ultimi

La storia di Andrea, 25 anni, che dopo un percorso in Comunità terapeutica, ora gestisce una piccola Casa di accoglienza migranti

Andrea (nome di fantasia), giovane di 26 anni, una vita segnata, fin da piccolo, da difficoltà famigliari e da problemi di comportamento dovute all’ambiente in cui è cresciuto, al giro di amici e conoscenti collegati alla microcriminalità che hanno costituito di fatto i suoi modelli educativi. Anche Andrea, poco più che adolescente, comincia a compiere piccoli furti e fa uso di stupefacenti. Inevitabili quindi i problemi con la giustizia. Proprio a causa di una complicazione giudiziaria incontra la Comunità Papa Giovanni attraverso una comunità di recupero dell’associazione. 

È il luglio 2013. Oggi Andrea gestisce una casa di accoglienza della Comunità Papa Giovanni per una decina di richiedenti asilo.

La sua vita è rifiorita e ora si occupa di curare le ferite di altre persone. 

 

 

L’intervista su La Fedeltà di mercoledì 31 gennaio 2018