A 87 anni continua ad andare in ufficio tutti i giorni, al quarto piano della sede Coldiretti di piazza Foro Boario (quando non vola a Roma - e lo fa spesso guidando personalmente fino all’aeroporto). Si ferma al terzo piano, da Lauretta, si informa delle ultime comunicazioni che lo riguardano e sale al suo ufficio dove scambia alcune battute con i giovani impiegati degli uffici amministrativi.
È cordiale con tutti; lo è sempre stato, Natale Carlotto e questo ha fatto, in parte, la sua fortuna sindacale e politica.
Ma ci si sbaglierebbe a pensare che le sue cinque legislature (tutte “conquistate” con il pieno di voti: sempre al primo posto fra i candidati della Dc, compresi i ministri) siano da attribuire al suo savoir faire.
Il consenso di Carlotto è frutto di un lavoro certosino e, soprattutto, del suo sentirsi parte della categoria che ha sempre rappresentato.
Lo si capisce pienamente dalla sua autobiografia (pubblicata nel 2016) da cui siamo partiti per una lunga chiacchierata.
Il servizio su sen. Carlotto su La Fedeltà di mercoledì 7 febbraio 2018