Era nato ad Aiello del Sabato, in provincia di Avellino, nel 1909. Ed è morto in un campo di concentramento tedesco il 13 dicembre 1944. Carmine Picariello è uno dei tanti militari italiani internati in Germania dopo l’8 settembre. Arruolato nella fanteria, venne catturato in Istria il 19 settembre, rifiutò di prestare giuramento alla Repubblica sociale italiana e fu trasferito in un campo di lavoro. In poco più di un anno ne cambiò almeno tre: l’ultimo è quello tristemente noto di Bergen Belsen, dove morì di tubercolosi. Ora riposa nel cimitero militare italiano di Amburgo.
In sua memoria, il prefetto di Cuneo ha consegnato una medaglia d’onore ai familiari, sabato 27 gennaio, durante una cerimonia al teatro Toselli a cui hanno preso parte otto nipoti, molti dei quali oggi vivono a Fossano, terra che Picariello non ha mai conosciuto ma che i suoi figli Antonio (mancato 18 anni fa) e Francesco hanno scelto come loro casa.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 7 febbraio