Guardia medica pediatrica, il punto

Genitori fossanesi chiedono l'attivazione di questo servizio: l'intervista al consigliere comunale Enzo Brizio

Una battaglia incominciata su Facebook e proseguita attraverso un incontro con l’Amministrazione comunale. Un gruppo di genitori fossanesi chiede l’attivazione di una Guardia medica pediatrica, cioè un servizio di Continuità assistenziale che sia dedicato ai bambini e copra gli orari - notturni e festivi - in cui il pediatra di libera scelta non opera. Enzo Brizio, medico e consigliere comunale “con incarico in materia sanitaria”, ha incontrato il referente dei pediatri di Fossano e il responsabile sindacale della Continuità assistenziale provinciale.

Dottor Brizio, è possibile l’attivazione di una Guardia medica pediatrica? Dall’incontro in Comune è emerso che se si vuol tentare di percorrere questa via, lo si deve fare a un livello provinciale.
Istituire una Guardia medica pediatrica presupporrebbe un accordo nazionale che molto probabilmente non si farà mai: già i pediatri di libera scelta sono una caratteristica solamente italiana, non presente in altre nazioni europee, e per coprire i turni di guardia pediatrica occorrerebbe un numero di medici impossibile ad ottenere, tenendo conto che i pediatri che lavorano di giorno non possono ovviamente lavorare anche di notte e nei festivi. La stessa Guardia medica generica è a rischio, perché se l’andamento si mantiene come è attualmente, entro pochi lustri mancheranno anche i medici per questo tipo di assistenza. 

Si era parlato anche di un servizio a pagamento, sul modello di Torino…
A causa della mancanza di pediatri, anche l’idea di istituire un servizio a pagamento è irrealizzabile: non è un problema di soldi ma di persone, tenendo contro che, per coprire le richieste, a livello di Asl occorrerebbero una trentina di pediatri.

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