“Confidiamo che Mattarella dia a noi l’incarico di formare il nuovo Governo”

Parla Fabiana Dadone, riconfermata alla camera per i 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle è il primo partito nazionale e riconferma a Montecitorio la monregalese Fabiana Dadone, classe 1984, al suo secondo mandato parlamentare: “Siamo molto contenti del risultato ottenuto - commenta -, segno del lavoro serio di cambiamento svolto in questi anni. Lo scenario che si aprirà adesso? Beh, è prematuro dirlo ma certamente confidiamo nel fatto che il presidente Mattarella dia a noi l’incarico di formare il nuovo Governo”. Un Governo di minoranza, cosiddetto, o un Governo di scopo? Il primo perché i Cinque Stelle non avrebbero da soli i numeri per governare, il secondo per mettere mano a provvedimenti urgenti per il Paese e ritornare subito al voto. “Abbiamo detto già più volte che siamo aperti al dialogo (anche Di Battista, col suo ‘Tutti ora dovranno parlare con noi’, ha espresso il concetto quasi in modo perentorio, ndr), quindi vorrei per l’Italia un governo a guida M5S che possa discutere con le altre forze politiche sui vari provvedimenti per approvarli, volta per volta”. Ma la soglia è sottile, la governabilità incerta: “È colpa di questa legge elettorale costruita apposta dalla Destra e dalla Sinistra contro di noi a loro e vantaggio, per farli governare con un inciucio post voto. Ma le cose non sono andate proprio come se le sarebbero aspettate…. Una legge, tra l’altro, che permette per esempio a Costa di entrare di nuovo in Parlamento con un risultato del suo partito che si attesta all’uno per cento nazionale, assurdo”.

Una situazione nazionale che vede l’Italia divisa fra Nord e Sud: al settentrione l’exploit della coalizione di Centrodestra a trazione leghista e verso il meridione l’affermazione del Movimento 5 Stelle. Vince il voto antisistema? “Più che altro - continua Dadone -, vince la serietà di chi ha mantenuto le promesse in questi anni. Mi fa piacere il voto del Sud, segno di lotta contro tutti i meccanismi mafiosi di controllo del consenso”. E se la Sinistra vince nei centri storici, fuori, nelle periferie è il voto anti-establishment a trionfare. Ma a Fossano? Il quadro ce lo dà Ilaria Riccardi, consigliere comunale per il Movimento, dove i M5S sono secondi solo alla Lega - sia alla Camera che al Senato -, col Pd sotto il 20%: “Anche qui le cose stanno cambiando. Cresciamo - dice Riccardi -, segno della credibilità
che il territorio ha imparato ad apprezzare in questi anni. C’è bisogno di gente di buona volontà. Per questo guardiamo con fiducia anche alle elezioni comunali del prossimo anno”.