Il Brasile di don Damiano Raspo

Creare comunità è la mia missione

Don Damiano Raspo, missionario nel Mato Grosso (zona amazzonica) in Brasile, da qualche tempo ha in cuore un sogno che sta coltivando con dedizione e impegno. Creare una rete comunitaria e solidale in questa terra diventata la sua seconda casa.

Sacerdote diocesano fossanese dal 1998 per conto di un progetto della Chiesa di Fossano e Cuneo, nel 2010 si trasferisce in Brasile alla periferia di Cuiabá capitale del Mato Grosso.

Dopo tre anni in questa zona, la missione viene affidata alla Chiesa locale e con don Carlo e don Aldo della diocesi di Cuneo don Damiano si trasferisce nella Prelazia de São Félix do Araguaia, diocesi grande quanto l'Italia del nord in una parrocchia che, per estensione, è due volte la provincia di Cuneo con 15 mila abitanti.

La zona compresa tra la foresta amazzonica e il Cerrado, savana tropicale che rappresenta uno dei 5 biomi, ovvero uno degli ecosistemi presenti in Brasile (al mondo ne esistono 9) ha il suo centro maggiore in Bom Jesus do Araguaia (5 mila abitanti, a quasi mille chilometri da Cuiabá) dove don Damiano, primo sacerdote residente, vive e svolge la sua attività insieme a un seminarista e a una suora.

Venti le comunità disseminate sul vasto territorio a lui affidate e di cui si prende cura visitandole una volta al mese; un altro prete opera a 80 km e tre suore sono in arrivo a giorni per accogliere agli indios Xavante.

Nelle scorse settimane don Damiano è rientrato per qualche giorno in Italia a Savigliano, sua città natale.

Più volte ospite sulle pagine del nostro giornale lo incontriamo per un caffè e gli chiediamo di aggiornarci rispetto alla realtà in cui opera.

 

Servizio completo su “La Fedeltà” di mercoledì 14 marzo.