Aiutiamo la missione di Chiulo in Angola, manca l’acqua

L'appello arriva dal medico saviglianese Laura Villosio, volontaria del Cuamm

L’ultima, ma non per questo meno importante, tra le mete della Quaresima di Fraternità (proposte dalla Caritas in collaborazione con il Centro Missionario diocesano) mira alla costruzione di un acquedotto a Chiulo, nel sud dell’Angola. L’impianto è necessario per portare l’acqua potabile all’ospedale e alla popolazione della zona. Chiulo è un piccolo villaggio nel Sud dell’Angola, ai confini della Namibia, nel Cunene, la regione che prende il nome dal fiume che l’attraversa.

Là presta servizio da circa un anno come volontaria del Cuamm - Medici con l’Africa (organizzazione non governativa italiana con sede principale a Padova) Laura Villosio, medico saviglianese, la cui mamma è originaria di Cussanio: “Cussanio è un santuario e un luogo a me molto caro - dice la Villosio -, perché mi riporta alla mia infanzia, alle tante vacanze trascorse da nonna Angela in via della Bossola e che, ancora oggi, mi rimanda al viso e all’affetto di tante persone care, parenti e amici, ai quali sono particolarmente legata”.

Il Cuamm è presente dal 1997 in Angola e dal 2000 nell’ospedale della Missione cattolica di Chiulo, in collaborazione con la diocesi di Ondjiva (proprietaria della struttura), nel comune di Ombajia, con l’obiettivo prioritario di migliorare la salute materno-infantile a livello territoriale (attraverso i Centri e i Posti di salute) e ospedaliero. L’ospedale di Chiulo è infatti il punto di riferimento per metà della regione del Cunene e per le aree limitrofe della regione di Huila, con una popolazione complessiva di circa 600.000 abitanti. È anche uno dei soli due ospedali (insieme a quello di Ondjiva, capitale della regione) dotati di sala operatoria e quindi di attività chirurgica maggiore.

“Personalmente mi occupo di salute pubblica, supportando il team dell’ospedale stesso con le vaccinazioni sul territorio e in 36 centri di salute, insieme alla salute materno-infantile  e la malnutrizione. Credo sia difficile spiegare a parole ciò che si vive ogni giorno qui - spiega Laura Villosio -. Quotidianamente, malgrado siamo in ambito sanitario e in un ospedale, ci troviamo ad affrontare una realtà in cui mancano l’acqua, la luce, i farmaci... Succede spesso che i pazienti muoiano senza che si possa fare nulla, solo perché non si hanno i mezzi sufficienti per soccorrerli e curarli. Qui nel Cunene, come anche a Chiulo, ci sono bambini che ancora muoiono di fame e persone che, per mancanza di farmaci, muoiono in seguito ad una malaria, a una polmonite, a una tubercolosi, o a una anemia grave per la quale spesso non si può fare una trasfusione, questo sia per mancanza di sangue che di sacche e reagenti predisposti.Sono tanti i problemi di fronte ai quali quotidianamente ci sentiamo impotenti, pur volendo fare di più.

Dal mio arrivo a Chiulo - prosegue il medico saviglianese - ogni giorno, al termine della giornata, quando posso lavarmi e rinfrescarmi con un po’ di acqua che scaldo con una pentola, ringrazio per il dono dell’acqua e per la fortuna che tutti noi, invece, abbiamo nelle nostre case in Italia. Per noi tutti aprire il rubinetto e poter bere o lavarsi le mani è una cosa scontata. Qui purtroppo no, non fa parte neppure dei sogni possibili... È già tanto poter sognare una ‘laguna’ naturale che la pioggia può regalare e, dove è possibile, rinfrescarsi, bere e fare il proprio bucato.

So che nella Quaresima state pensando anche a Chiulo, in particolar modo a contribuire alla costruzione di un acquedotto che possa risolvere il problema dell’acqua. Vi ringrazio di cuore anticipatamente: potete ben immaginare come un ospedale, una sala parto, una sala chirurgica senza acqua non possono né lavorare né svolgere adeguatamente il loro servizio. Grazie per avermi ascoltata e perché mi avete permesso di condividere con voi quella che è la mia vita oggi qui, nel piccolo villaggio angolano di Chiulo”.

Offerte, come e dove

Chi desidera contribuire alla costruzione dell’acquedotto di Chiulo e alle altre mete della Quaresima di Fraternità presentate nei numeri precedenti de La Fedeltà può lasciare la propria offerta in parrocchia o presso l’ufficio del Centro missionario e della Caritas diocesana (aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 12,30 in via Vescovado 12, a Fossano, tel. 0172.636264, email caritasfossano@gmail.com); oppure può versarla direttamente sul conto corrente bancario intestato a Caritas diocesana Fossano (Iban: IT 29 T 06170 46320 00000 1603189) presso la Crf, via Roma 122, a Fossano, indicando la causale “Quaresima di fraternità 2018”. Ulteriori informazioni si possono trovare sui pieghevoli che illustrano i vari progetti presso la propria comunità parrocchiale.