Disarmare la paura è impossibile. Bisogna imparare a conviverci

Lo spiega lo psicanalista Claudio Arnetoli ospite dell'Atrio dei Gentili

I dati relativi agli attacchi terroristici del 2016 parlano chiaro: solo il 2% si è registrato in Europa con 238 vittime, ovvero lo 0,7% del totale. Le perdite complessive sono 34.700 in 13.500 colpi assestati; i Paesi più colpiti: il Medio Oriente, la Somalia, il Pakistan, l'Afghanistan e l'Iran.

Dunque perché, in Occidente, la paura nei confronti del terrorismo è così alta? La paura si può sconfiggere o si deve imparare a conviverci? Dopo gli attentanti a Parigi, Nizza, Londra, Stoccolma, Monaco di Baviera e Barcellona sovente ci si chiede  se viaggiare in Europa sia ancora sicuro.

Di questi e altri interrogativi si è parlato, giovedì 22 marzo nell’aula magna dell’istituto Vallauri, nel secondo incontro dell'iniziativa “La vita ai tempi del terrorismo” promossa dall'Atrio dei Gentili in collaborazione con la diocesi di Fossano e con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Fossano. L'incontro sul tema “Disarmare la paura: la fiducia e il coraggio” ha visto protagonista Claudio Arnetoli, psicoanalista e segretario scientifico del Centro torinese di psicoanalisi, e si è inserito nella 14ª settimana nazionale contro il razzismo che a Fossano si è tenuta per la prima volta, sostenuta da Comune, Progettomondo Mlal, Unar, Dipartimento Pari Opportunità e ben 27 realtà associative fossanesi che hanno dimostrato di avere a cuore questo tema.

A moderare l'incontro Maria Paola Longo, presidente dell’Atrio dei Gentili.

In apertura di serata, il saluto dell'Amministrazione cittadina è stato portato da Simonetta Bogliotti assessore alle politiche della famiglia.

 

Servizio completo su “La Fedeltà” di mercoledì 28 marzo.