“Il vostro è uno degli esempi più virtuosi che esista in Italia; cito sempre questa esperienza, soprattutto quando mi trovo a parlare in grandi città, per sottolineare che realtà periferiche possono essere il cuore di un’esperienza virtuosa”. Così Carlin Petrini, sabato sera, al castello dei conti Costa di Trinità, in occasione della “Cena degli orti” che annualmente la condotta Slow food dedica alle insegnanti e ai nonni ortolani, oltre che agli amministratori dei 16 Comuni e agli sponsor.
Il lungo elenco di persone garbatamente ringraziate da Marco Barberis ha dato lo spunto a Carlin Petrini per introdurre il tema delle “Comunità” che, secondo il fondatore di Slow food, dovrebbero diventare il luogo della partecipazione diretta dei cittadini. “Questo vostro lungo elenco di ringraziamenti conferma che questo vostro progetto è una bellissima iniziativa della società civile; è un tipico esempio di politica e cultura che parte dal basso. Un esempio di «Comunità»”.
La “magia” che consente alle comunità di ottenere dei risultati è la “coesione”, la “sicurezza affettiva”. “Questa è l’unica chimica che conta, anche per la nostra felicità”.
E ancora: “Nelle Comunità non c’è chi fa le scarpe”.
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 28 marzo