8,5 milioni di euro per i lavori alla tangenziale

L’assessore regionale Balocco rivela il piano di interventi di Anas. “Finalmente un concreto passo in avanti” 

I tempi sono ancora un po’ “ballerini”, ma Anas ha un piano di azione per rimettere in funzione la tangenziale di Fossano. E anche le risorse per poterlo attuare: ammontano a 8,5 milioni di euro. Ad annunciarlo - sulla propria pagina facebook - è l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco aprendo uno spiraglio nel silenzio in cui l’Anas, da qualche mese, ha avvolto i destini della tangenziale.

Gli 8,5 milioni sono suddivisi in tre diverse tipologie di intervento: 1 milione e 132 mila euro serviranno per affrontare un problema evidenziato nelle indagini interne, ovvero la necessità di sigillare i tubi di sfiato sulle testate dei travi dei viadotti; 1 milione e 141 mila euro verranno invece destinati alla ricostruzione, in acciaio, della rampa dello svincolo crollato. Gli ultimi 6 milioni e 256 mila euro, infine, saranno utilizzati per la manutenzione straordinaria di tutta la tangenziale.

In ordine ai tempi di esecuzione, i primi due interventi dovrebbero essere messi a gara entro il 2018 e (si spera) partire ancora nell’anno in corso. Per il terzo, invece, non ci vuole una gara (perché rientra in un accordo quadro), ma si attende la copertura del finanziamento che dovrebbe essere definita entro l’estate, anche se i lavori (sulla cui durata non si sa ancora nulla) non dovrebbero partire prima del 2019.   

In parallelo, infine, resta l’incognita legata alle conclusioni della perizia della Procura sulle cause del crollo, non ancora depositata e che potrebbe richiedere all’Anas una serie di interventi aggiuntivi.   

Balocco parla, in ogni caso, di “un concreto passo in avanti da parte di Anas” (“finalmente, dopo i ripetuti solleciti da parte mia e del sindaco Sordella” - aggiunge), e di “risorse che dovrebbero garantire la riapertura completa” della tangenziale. 

Nel frattempo, ci si deve accontentare dell’apertura parziale: quella che Anas aveva disposto nello scorso mese di dicembre soltanto per le auto e non per i mezzi pesanti: un provvedimento che Balocco valuta comunque come un’«assunzione di responsabilità» da  “riconoscere ai vertici Anas”. “Purtroppo - aggiunge - non è stata seguita da una altrettanto solerte allocazione di risorse per gli interventi di consolidamento”. 

Come a dire, da quel momento si è perso un po’ di tempo prezioso. E ora bisognerà cercare di recuperarlo (o perlomeno di non perderne dell’altro). Per questo - conclude - “continueremo a vigilare e ad esercitare pressione su Anas affinché i tempi siano i più brevi possibili”.

Servizio completo su "la Fedeltà" di mercoledì 18 aprile