Cаmminаndo liberi

Il 25 aprile sul sentiero della Resistenza da San Bernardo di Bene Vagienna a Sant'Albano Stura passando per Trinità

“È stato emozionante e toccante vedere così tante persone muoversi verso la medesima direzione: al contempo, un luogo fisico e reale in cui i partigiani Grisotti, Torta e Monaco sono stati uccisi e uno astratto, interiore, presente in ognuno di noi, dove questi eroi continuano a vivere. L’idea di Camminando Libeяi, in memoria dei tre giovani, è nata un giorno su un sentiero di montagna con Silvio Pagliero e Gimmi Basilotta. Abbiamo trovato una formidabile squadra con cui collaborare, il Comune di Sant’Albano quale capofila e il vice sindaco Carlo Daniele nel ruolo di coordinatore. Questo progetto è figlio di tutti noi; è un grande sogno diventato realtà. Grazie a tutti per averlo reso possibile”.

Sono le parole di Monica Dogliani, scrittrice e ricercatrice fossanese, che in sinergia con Silvio Pagliero, appassionato e studioso di storia locale tra le due guerre, entrambi appartenenti ad ANPI (associazione nazionale partigiani) sezione di Fossano, e l'amministrazione di Sant'Albano Stura, hanno ideato la manifestazione in collaborazione con i Comuni di Bene Vagienna, Fossano, Morozzo, Salmour, Trinità e il museo della Resistenza di Chiusa Pesio e con il patrocinio di Regione Piemonte e Provincia di Cuneo.

Una camminata, quella del 25 aprile, che ha unito tre Comuni del Fossanese dove la Resistenza ha assunto un valore di rilievo perché numerosi partigiani, proprio in queste zone, nella primavera del 1945, a ridosso della Liberazione, hanno trovato la morte.

Una marcia rievocativa ispirata ai tragici eventi accaduti proprio su quella strada, dove diciannove persone, catturate a San Bernardo di Bene Vagienna, incatenate e fatte transitare per Buretto, passando di fronte alla chiesetta di San Rocco e attraversando Trinità, giunsero a Sant'Albano dove furono imprigionate, torturate e alcune barbaramente uccise.

Un momento per non dimenticare che la libertà ha comportato il sacrificio di tanti uomini e donne che, in nome della democrazia, hanno scelto di morire piuttosto che piegarsi a princìpi a cui erano contrari.

Una partecipazione sentita e commossa si è snodata in un lungo e sinuoso serpentone fatto di centinaia di persone che hanno manifestato sentimenti sinceri e profondi verso la coraggiosa scelta dei protagonisti di questa tragica pagina di Storia.

 

Servizio completo su “La Fedeltà” di mercoledì  2 maggio.

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