Acqua: un anno di tempo per costruire la Società unica, pubblica e consortile

Alpi acque e gli altri attuali gestori restano in sella, in proroga, fino al 30 giugno 2019

Non sarà soltanto pubblica, ma anche consortile la Società unica per la gestione dell’acqua in provincia di Cuneo. Era la battaglia (anche) di Fossano e la Conferenza d’ambito l’ha fatta propria nella riunione del 7 maggio. Vorrà dire che il territorio della Granda verrà suddiviso in almeno quattro diversi sub ambiti con autonomia operativa rispetto alla Società “madre”: il modo più soft per passare alla nuova architettura gestionale, che permetterà di salvare se non la società mista Alpi acque (che dovrà rinunciare alla partnership con il privato) almeno la sua impronta. 

Nel frattempo, gli stessi gestori, tra cui Alpi acque, saranno chiamati a garantire la regolare prosecuzione del servizio (acquedotto, fognature e depurazione), effettuare gli investimenti previsti dal Piano d’ambito e incassare le tariffe. Andranno avanti fino al 30 giugno 2019, data di scadenza della proroga concessa dalla Conferenza d’ambito. 

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 16 maggio