Passeur in fuga da Carmagnola a Fossano

Fermato dopo un inseguimento di Polstrada e Carabinieri: trasportava otto migranti, stipati anche nel baule

In fuga da Carmagnola a Fossano, con il piede premuto sull’acceleratore. È la notte folle di un presunto passeur, che ha cercato di sottrarsi a un controllo di Polizia stradale mentre, diretto in Francia, portava sul suo Chrysler Voyager otto extracomunitari, alcuni stipati nel baule.

È successo la notte scorsa. La fuga inizia al chilometro 13 dell’autostrada Torino-Savona, all’altezza della barriera di Carmagnola dove, intorno alle 3, una pattuglia della Polstrada, impegnata “nei servizi di controllo e vigilanza”, intima l’alt al Voyager. Che, fanno sapere dalla Questura di Cuneo, “in un primo momento intenzionato a fermarsi, all’improvviso con una brusca e pericolosa manovra accelera e si dilegua”.

Gli agenti si mettono subito all’inseguimento; intanto, avvisano il Centro operativo della Polstrada di Torino, che invia in aiuto un’altra pattuglia della Plstrada di Cuneo. Il Voyager lascia l’autostrada nel territorio di Marene, abbattendo la barriera del casello; continua la sua corsa attraverso Cherasco, Cervere e infine Fossano, “eseguendo ad alta velocità manovre vietate e pericolosissime, impegnando rotonde in contromano e viaggiando in centro strada per non essere affiancato e fermato dalle pattuglie”, in aiuto delle quali, intanto, sono giunti anche i Carabinieri.

Intorno alle 3,30, l’auto in fuga imbocca, a Fossano, una strada senza uscita; tenta di fare inversione per continuare la sua corsa, ma urta una delle pattuglie e non può proseguire. 

Non è finita. L’uomo a bordo, che dichiarerà di essere iracheno, tenta di fuggire a piedi. Agenti e Carabinieri riescono però a bloccarlo.

A bordo del Voyager “erano stipate, oltre al conducente, altre otto persone, sia nei sedili posteriori che nel baule”. Affermeranno di essere bengalesi diretti in Francia.

Conducente e passeggeri finiscono in Questura. Si conclude così, fortunatamente senza vittime, una folle notte che conferma come i passeur guardino con interesse ai collegamenti tra Italia e Francia che si snodano nel Piemonte meridionale: non è la prima volta, infatti, che le Forze dell’ordine scoprono tentativi di trasportare migranti, al di là del confine, in modo illegale.