La sua storia è stata particolarmente travagliata. È stata abbandonata, poi riutilizzata, ad un certo punto è stata trasformata in magazzino e per anni si è pensato di abbatterla. Poi il crollo della volta, la decisione di non abbatterla… ed ora quello di riaprirla “ruderizzata” per trasformarla in polo museale, sala polivalente e laboratorio d’arte e di idee. È la curiosa e intrigante storia dell’antica chiesa del Salice, di proprietà del Comune di Fossano, dove sono attualmente in corso lavori in vista della sua riapertura al pubblico. Un progetto ambizioso per un totale di 1,1 milioni di euro, finanziato dalla Regione Piemonte per 500 mila euro, dalla Fondazione Crf e dalle Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano (che raccoglie dodici aziende ed enti del territorio) per altri 500 mila euro e dal Comune di Fossano per 100 mila euro.
Su la Fedeltà in edicola mercoledì 6 giugno un ampio servizio e un viaggio fotografico.