Vaccini, le mamme dei bimbi trapiantati lanciano un appello: “Tutelate i nostri figli”

La petizione (su change.org) ha già raccolto oltre 265mila firme

“Siamo un gruppo di mamme accomunate dallo stesso destino: le patologie al fegato dei nostri bambini. Patologie che le persone sane non conoscono e non hanno mai sentito pronunciare, malattie crudeli che hanno portato i nostri bimbi al trapianto e a essere immunosoppressi, patologie spaventose che ci hanno costrette a combattere con i nostri figli una battaglia grande, alla faticosa scalata di una montagna”. Comincia così la lettera/appello lanciata nei giorni scorsi da un gruppo di mamme che condividono l’esperienza dolorosa della malattia dei figli, trapiantati e quindi costretti ad assumere farmaci che bloccano la risposta immunitaria dell’organismo. A causa di questa condizione non possono essere vaccinati e sono quindi esposti a quelle patologie facilmente prevenibili con la vaccinazione: possono soltanto contare sul fatto che gli altri bambini che entrano in contatto con loro siano vaccinati.

La lettera - che ha già raccolto oltre 265mila firme e punta a 300mila - sarà inviata a deputati e senatori per evitare che gli emendamenti proposti al Milleproproghe (approvato prima della pausa estiva in Senato, mentre per la Camera bisognerà aspettare settembre) rendano inutile la legge attualmente in vigore sull’obbligo vaccinale per la frequenza scolastica. In particolare la petizione, ospitata su change.org e sostenuta anche da IoVaccino, si oppone all’introduzione del cosiddetto “obbligo flessibile” per le vaccinazioni al sistema dell’autocertificazione presentato dal ministro Giulia Grillo.

“Non ci interessano le scelte politiche o le strategie che hanno portato alla scelta della sola autocertificazione: noi pretendiamo la tutela dei bambini e il rispetto della loro condizione - concludono le mamme prime firmatarie -. Crediamo fermamente che i nostri bambini abbiano il diritto di sentirsi sicuri e che questo diritto debba essere anche un impegno dello Stato e delle istituzioni: siamo la voce dei nostri bambini, siamo la loro forza”.

All’appello hanno aderito non solo cittadini, ma anche società scientifiche italiane (come la Società Italiana di Tossicologia, la Società Italiana di Farmacologia), varie associazioni di persone immunodepresse e numerose personalità, tra cui Walter Ricciardi (Presidente dell’Istituto superiore di sanità). “Nessun farmaco, quindi neanche un vaccino - spiegano in particolare i tossicologi - è senza controindicazioni, ma i rischi che si corrono vaccinandosi sono infinitamente minori di quelli che le malattie portano con sé. La vaccinazione è la scelta più razionale, il modo più efficace di prendersi cura dei bambini”.