In risposta alle comunicazioni apprese in questo ultimo periodo dalla stampa mi sento in dovere di fare alcune precisazioni in merito.
La polemica sulle iscrizioni è infondata: non ho disatteso la circolare ministeriale 14659 del 13/11/2017, anzi ho applicato la normativa 81/2009 art. 5 comma 2 e 3 che testualmente cita “Le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado (...) che accolgono alunni con disabilità sono costituite, di norma, con non più di 20 alunni purché sia esplicitata e motivata la necessità di tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative degli alunni disabili”.
Le aule per accogliere le classi le abbiamo, ma per una didattica inclusiva laboratoriale sarebbero necessari ulteriori spazi che del resto erano di pertinenza del plesso Calvino e concessi/prestati in uso temporaneo.
Il mio non era un polemizzare né un puntiglio, ma cercare di salvaguardare i diritti dei bambini/e, delle famiglie e dei/delle docenti.
Facendo un passo indietro, avevo già fatto presente durante gli incontri sulla verticalizzazione che la scelta di far convivere due istituti nello stesso edificio avrebbe comportato dei problemi che ora purtroppo ci troviamo ad affrontare.
Continuo a considerare non equa la risposta negativa del 22 febbraio 2018 della Calandri e altrettanto la posizione della Giunta comunale su questa vicenda perché creerà numerosi disagi nell’organizzazione e nell’inclusione alla nostra comunità scolastica.
La dirigente scolastica Patrizia Dalmasso