“Ci sono oltre 800 milioni per le nostre strade”

Incontro in Regione dopo la tragedia di Genova - L'assessore Balocco: "La Torino-Savona è sicura"

Le risorse ci sono e superano gli 800 milioni di euro; non resta che partire con i cantieri. Questo, in estrema sintesi, quanto è emerso dall’incontro che si è svolto lo scorso 23 agosto, a Torino. “Le infrastrutture viarie in Piemonte, la loro sicurezza e gli investimenti, e le concessioni autostradali, anche alla luce dei tragici fatti di Genova” i temi del dibattito a cui hanno partecipato il presidente della Regione Sergio Chiamparino, il vice presidente Aldo Reschigna e l’assessore ai Trasporti e infrastrutture Francesco Balocco.

Le concessioni autostradali

Balocco ha presentato gli investimenti voluti dalla Regione Piemonte sulle strade: si tratta di “oltre 330 milioni che, da qui ai prossimi due anni, saranno attivati, attingendo a diverse fonti di finanziamento”. Ma non finisce qui perché “complessivamente, con le risorse stanziate dal precedente Governo o inserite nel Contratto di programma Anas, entro i prossimi due anni saranno 800 i milioni destinati alla manutenzione delle strade, alla realizzazione di nuovi importanti collegamenti e alla messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti”. “La Regione ha fatto la sua parte per assicurare le risorse e per accelerare i tempi di approvazione e di espletamento delle procedure autorizzative: ora spetta al Governo, da una parte, e a Province e Comuni dall’altra ottimizzare i tempi per l’esecuzione degli interventi”, ha aggiunto l’ex sindaco di Fossano.

Sulle concessioni autostradali è intervenuto Chiamparino: “L’accordo raggiunto sul tema in sede europea aveva una serie di obiettivi condivisibili, come quello di ottenere, in cambio di miniproroghe, investimenti per 8,5 miliardi, che comprendono anche il completamento della Asti-Cuneo”. Altro importante obiettivo dell’accordo era quello di “superare il vizio di fondo dell’attuale sistema delle concessioni aggiudicate senza gare o senza gare vere, unificando nel 2030 in un unico appalto la gran parte del sistema autostradale piemontese”.

Il governatore del Piemonte ha poi affrontato il tema del controllo sui concessionari: “Nella vicenda di Genova è risultato evidente che la pubblica amministrazione non ha le competenze e le risorse per esercitare i necessari controlli sull’attività dei privati e come non siano adeguate le procedure”.

Reschigna ha sostenuto che “occorre individuare un meccanismo unico che garantisca le risorse necessarie per realizzare gli investimenti, migliorando i controlli sia dal punto di vista della sicurezza delle infrastrutture, sia per quanto riguarda gli impegni assunti dal concessionario”. La proposta è “affidare questo ruolo a raggruppamenti di Regioni omogenee, che a loro volta possano avvalersi delle competenze universitarie, a partire dai Politecnici”.

La Torino-Savona? “È sicura”

Al termine dell’incontro, c’era tempo per le domande.

“La Fedeltà” ha chiesto a Balocco di esprimersi sulla Torino-Savona. Alcune foto che circolano in rete sembrano denunciare uno stato di conservazione insoddisfacente per alcuni viadotti: sul tema sono intervenuti anche il Codacons e la deputata monregalese Fabiana Dadone.

Dall’ex sindaco di Fossano giungono rassicurazioni: “Si è intervenuto sul viadotto Franco Romano e si lavora su numerosi altri viadotti; al tempo del raddoppio si usò l’acciaio, che è garanzia di sicurezza”.