È arrivato in Cassazione il giudizio civile che vede contrapposti (dal 2003!) il Comune di Fossano e l’impresa Speci di Pomezia, costruttrice della piscina comunale. In ballo ci sono i 400 mila euro pretesi dalla ditta come pagamento aggiuntivo a quanto previsto nel capitolato d’appalto, per alcuni lavori realizzati con “riserva” a causa di maggiori spese effettuate in corso d’opera: una somma che l’Amministrazione comunale non ha mai pagato sostenendo che la “riserva” era stata comunicata al di fuori dei tempi e dei modi previsti dalla legge.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 19 settembre