Dall’Argentina sulle tracce delle Missionarie diocesane

Commovente rimpatriata delle “ragazze” cresciute nella Casa del Niño e nella Casa della Giovane di Comodoro Rivadavia

Cinquantacinque anni fa il vescovo di Comodoro Rivadavia le aveva invitate a prendersi cura della “Casa del Niño” (la “Casa del bambino”) ed esse avevano dato piena disponibilità. Le dame di beneficenza (che all’epoca gestivano l’istituto) non l’avevano presa bene e per una settimana non le avevano fatte entrare. Loro, pazientemente, se ne erano rimaste fuori, finché era intervenuto il vescovo e finalmente iniziò la gestione della Casa del Niño da parte delle Missionarie diocesane di Fossano. 

 “Con Pina la situazione cambiò da così a così” - raccontano con gli occhi lucidi Miriam e Sully, continuando ad abbracciare “mamma Pina”, 88 anni  e le altre missionarie diocesane che negli anni si sono alternate in Patagonia. Miriam e Sully, sulla soglia dei sessant’anni, hanno deciso di venire in Italia per incontrare quelle meravigliose “signorine” che tanti anni fa le accolsero amorevolmente nella Casa del Niño e nella Casa della Giovane. Ora Miriam e Sully sono  mamme e nonne felici, lavorano e sentono di dover dire grazie a chi le ha aiutate a “dare una svolta buona alla loro vita”.

 

Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 2 ottobre