Giuseppe Ballauri, “dutur” per 32 anni a Cervere

"Cari amici, scusate il tono confidenziale, ormai non riesco a chiamarvi pazienti"

Cari amici,  scusate il tono confidenziale, ormai non riesco a chiamarvi…pazienti”, apre così la lettera che in questi giorni sta arrivando nelle famiglie dei cerveresi dal loro medico Giuseppe Ballauri, che da lunedì 1° ottobre, dopo 32 anni di servizio, ha lasciato l’ambulatorio per prendersi cura di se stesso. 

Ballauri appartiene a quella generazione di medici che è giusto definire “di famiglia” perché assisteva, curava, consigliava i suoi pazienti come se fossero stati suoi familiari.

Lo incontriamo per ripercorrere questa vita da “dutur” nella terra dei porri. "In tutti questi anni ho frequentato quasi tutte la famiglie (sono circa 1.500 i pazienti disseminati tra Cervere, Grinzano, Tetti Chiaramelli, Montarossa e Tetti Paglieri), ho condiviso i momenti di sofferenza causati dalla malattia e dal disagio psicologico di certe situazioni. Ho visto anche negli occhi delle persone, la speranza e la gratitudine di chi ha bisogno, non di una cura miracolosa, ma solo di una parola di conforto e della consapevolezza di contare su una persona che ti può dare un aiuto. Queste esperienze di vita mi hanno coinvolto emotivamente e hanno segnato profondamente il mio animo. Questo è l’aspetto che più ho amato della mia professione e di questo sarò sempre profondamente grato ai miei pazienti".

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