Le “rarefazioni” di Corrado Odifreddi a Cuneo

Visitabile fino al 28 ottobre.

Si è inaugurata venerdì 12 ottobre a Cuneo presso la sede del Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della Provincia in via san Giovanni Bosco 7H una grande mostra personale di Corrado Odifreddi che con il titolo di "Rarefazioni" presenta le sue più recenti realizzazioni che mostrano quanto in lui sia viva lo spirito della ricerca e la voglia di dare forma espressiva ai pensieri.

Avevo già avuto occasione di scrivere per questo artista in occasione della sua minipersonale del novembre 2017 sempre a Cuneo alla "Officina delle Arti" e devo dire che l'attuale assai più ampia rassegna mi conferma della originalità e del profondo senso di energia che la espressività di Odifreddi comunica al visitatore.

Non ricordo le prime rassegne a cui ha partecipato Corrado Odifreddi (e dire che tra le primissime se ne registra proprio una a Fossano nel contesto della collettiva "La mappa e il luogo" svoltasi proprio a Fossano nel 1987 alla chiesa del Gonfalone, curata da Riccardo Cavallo).

Certo è che, come ho già avuto occasione di scrivere  in precedenza, che sono da sempre incuriosito dalle forme espressive che Odifreddi utilizza alternandole con assoluta sicurezza e padronanza. Ne da una bella dimostrazione in questa rassegna dove accosta opere tra loro diverse eppur legate da un coerente filo conduttore.

Corrado – scrive Roberto Baravalle nel suo testo presente nel simpatico catalogo – è uno degli artisti più seri e convincenti della nostra scena artistica. Solo la sua innata modestia non gli ha, finora, consentito di proporsi su di un palcoscenico più ampio. Credo che questa esposizione testimoni l’assoluto valore dei suoi lavori e, spero, gli permetta di fare quel passo decisivo nella sua carriera, come merita. L’interesse mostrato da un critico di ‘lungo corso’ come Francesco Poli è, da questo punto di vista, sicuramente di buon auspicio”.

Il critico di livello internazionale Francesco Poli, che ha posato il suo sguardo attento e collaudato sul lavoro di Odifreddi, scrive: “Si tratta di ricerche che affrontano i meandri più complessi, problematici ed enigmatici della conoscenza della realtà, anche con una visionaria tensione verso l’assoluto. Odifreddi lo fa con gli strumenti specifici del suo sapere e del suo mestiere, soprattutto a partire dall’energia insita nella processualità della pratica del disegno che per lui è di fondamentale importanza”.

A sua volta Enrico Perotto, nella stessa sede, sottolinea:"La personale di Corrado Odifreddi invita il visitatore a intraprendere un viaggio conoscitivo nel mondo del linguaggio pittorico, proponendogli, per mezzo di allusioni figurative e immagini simboliche, di navigare su barche solitarie, di percorrere tragitti terrestri, di attraversare labirinti e di giungere finalmente al territorio emozionante del colore puro e della memoria degli archetipi ideografici primordiali".

Guardando le opere di Odifreddi non sai se sottolineare la sicurezza del segno, l'originalità dell'invenzione o la fantasìa che guida la sua mano nell'accostare le immagini che, nell'affollarsi dei pensieri che gli passano alla mente, lo induce e lo guida ad accostare immagini tratte dallo stimolo che gli viene dall'osservazione di ciò che via via lo colpisce e fa emergere circuiti di pensieri, inquietudini , motivazioni e sentimenti che urgono e guidano l'operare della mano dell'artista.

Come già è stato scritto, a suo proposito, " tutto si presenta in forme ideali, che conducono lo sguardo in un simbolico viaggio nei labirinti della pittura, attraversando grovigli di geometrie cibernetiche fluide."

A mio sommesso parere, due sono le opere che meglio sottolineano le qualità e la validità del persorso espressivo di Corrado Odifreddi e sono la grande installazione che già aveva presentato in passato a Manta e che adesso, rielaborata e cambiata nelle dimensioni, ripropone a Cuneo e l'altra è il recentissimo collage in quattro grandi tavole accostate a formare un unicum in cui si inseriscono una serie di opere che bene mostrano la grande capacità espressiva dell'artista.

La mostra si può ancora vedere nel pomeriggio dalle 17 alle 19 (escluso domenica e giovedì) fino al 28 ottobre.