I vescovi del mondo uniti contro il riscaldamento globale

Appello ai leader di tutto il mondo, in vista della Cop24 sul clima che si terrà in Polonia a dicembre

siccità e riscaldamento globale

I vescovi delle Conferenze episcopali regionali di Europa, Asia, Africa, America Latina ed Oceania hanno firmato venerdì 26 ottobre a Roma, nella sede di Radio Vaticana, una dichiarazione congiunta per chiedere ai leader dei governi di tutto il mondo “una azione immediata” per contrastare “gli effetti devastanti” dei cambiamenti climatici. In vista del summit Cop24 che si svolgerà a dicembre a Katowice, in Polonia, i vescovi chiedono di giungere ad un accordo per limitare l’innalzamento del riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi. Il processo è sostenuto da Caritas internationalis, Cidse e The Global catholic climate movement.

Nel documento viene ricordata l’urgenza di “una giustizia intergenerazionale” nei confronti dei giovani; di “tutelare la dignità umana e i diritti, in particolare dei più vulnerabili”; di “preservare e proteggere il sapere e le tradizioni delle comunità indigene”, di cambiare il “paradigma finanziario”, “trasformare il settore energetico” e “ripensare il settore agricolo”. “È una azione criminale non tutelare l’ambiente per il bene delle generazioni future”, ha affermato in conferenza stampa uno dei firmatari, il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Fabc, la federazione delle Conferenze episcopali asiatiche. L’Asia è infatti uno dei continenti più colpiti dai cambiamenti climatici, che causano migrazioni e disperazione. Mons. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Comece, rappresentante degli episcopati europei insieme al card. Angelo Bagnasco, presidente del Ccee, ha invitato l’Unione europea “ad assumere le proprie responsabilità in questa sfida che vede tutti i continenti interconnessi”.

Come arcidiocesi hanno già iniziato il processo di disinvestimento azionario da chi produce combustibili fossili, quindi ha esortato a seguirne l’esempio “per fermare il flusso di soldi che contribuisce ai cambiamenti climatici e alle conseguenti catastrofi ecologiche”.  Da qui l’appello a tutti i politici “ad essere pro-attivi e contenere l’innalzamento della temperatura globale a 1,5°”.

Altri firmatari dell’appello sono il card. Rubén Salazar Gomez, arcivescovo di Bogotà e presidente del Celam, la Conferenza degli episcopati dell’America Latina, l’arcivescovo Peter Loy Chong, presidente della Fcbco (Oceania) e l’arcivescovo Gabriel Mbilingi, presidente del Secam (Africa).