Fondo per il pluralismo: “No a tagli indiscriminati”

Fisc, File, Uspi e Alleanza delle Cooperative italiane comunicazione fanno quadrato per tutelare quel presidio di democrazia rappresentato da centinaia di testate sparse sul territorio nazionale

“No a tagli indiscriminati” al Fondo per il pluralismo e disponibilità a sedersi ad un tavolo con il Governo per migliorare ulteriormente la legge sull’editoria. È la posizione unanime espressa dalle associazioni di rappresentanza del mondo dell’informazione giornalistica. Federazione italiana dei liberi editori (File), Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc), Alleanza delle Cooperative italiane – settore comunicazione e Unione della stampa periodica italiana, ma anche Ordine dei giornalisti e Federazione nazionale della stampa italiana fanno quadrato per difendere il pluralismo dell’informazione, la cui tutela è messa nuovamente in discussione dalla minaccia di tagliare i fondi – circa 50 milioni di euro nel 2017 – che consentono di mantenere in vita circa 300 testate diffuse sul territorio nazionale. Una realtà che dà lavoro a circa 10mila persone tra occupati diretti e indotto.

Nelle ultime settimane, a far preoccupare il settore sono state non solo le dichiarazioni di alcuni esponenti di governo – il vicepremier Di Maio e il sottosegretario Crimi, entrambi Cinquestelle – ma anche... continua