L’Unione rinuncia a 1 milione e 110 mila euro della Regione

Non tutti i Comuni hanno a disposizione la somma per coprire la spesa totale del progetto

L’Unione del Fossanese è costretta a rinunciare a un finanziamento pari a 1 milione e 110.622,84 euro concesso dalla Regione Piemonte per la riduzione dei consumi energetici e l’impiego delle fonti rinnovabili negli interventi di adeguamento delle strutture pubbliche dei Comuni dell’Unione. Un contributo non a fondo perduto, ma in conto capitale per un 40%, con 10% a carico del Comune e il restante 50% con prestito agevolato regionale.

Tanti soldi ma non abbastanza, in quanto il contributo copre solo quella parte di spesa finalizzata all’efficientamento energetico escludendo (come nel caso di Sant’Albano e Trinità) le spese di adeguamento antisismico che dovrebbero pertanto essere a carico dei Comuni. 

Non è stato facile decidere di lasciare - conferma Giorgio Bozzano, sindaco di Sant’Albano e presidente dell’Unione -. Purtroppo noi da subito sapevamo che il Comune non aveva la copertura per l’efficientamento antisismico ma speravamo nel contributo del Gse. Alla fine ci siamo dovuti arrendere perché i tempi non collimavano”. 

Di parere diverso il sindaco di Genola Stefano Biondi. “Noi avevamo già presentato il progetto per la riqualificazione del bocciodromo - dice -, poi l’Unione ci ha chiesto di partecipare insieme perché  era premiante correre uniti. Sono diversi i progetti che avrei potuto presentare ma, valutato il tipo di bando, quello del bocciodromo rientrava nei parametri. Non capisco perché anche gli altri Comuni non abbiano valutato i rischi. In conclusione dopo aver speso soldi per la progettazione e tempo dobbiamo rinunciare al contributo".

Articolo su la Fedeltà in edicola mercoledì  5 dicembre