Il San Camillo ora è una Fondazione di diritto privato

Presto la nomina di un nuovo Cda e l’avvio della trattativa con i sindacati per il nuovo contratto. Il presidente Actis: “Posti di lavoro e stipendio non verranno toccati” 

L’Istituto San Camillo non è più un ente di diritto pubblico, ma una Fondazione con personalità giuridica di diritto privato. La trasformazione era un obbligo di legge (regionale) e si è concretizzata a metà dicembre con il via libera della Regione, che in anticipo sulle previsioni ha accolto l’istanza presentata dall’Istituto. 

I 19 dipendenti dell’ex Ipab (gli altri sono operatori esterni in cooperativa) passeranno da un contratto pubblico ad uno di tipo privatistico, i cui contenuti saranno oggetto di una trattativa che verrà avviata a breve con i sindacati. “Ma - garantiscono il presidente Bruno Actis e la direttrice Maria Belluomo - due paletti sono già stati fissati: la salvaguardia dei posti di lavoro e quella dei medesimi livelli stipendiali, ruolo e scatti di anzianità compresi”.  

Il mantenimento del controllo da parte della comunità centallese sarà assicurato da un nuovo Cda, che prenderà il posto di quello attuale e sarà formato da due componenti di nomina comunale (contro i tre attuali), uno della Parrocchia, uno della Confraternita di San Giovanni decollato e uno della Fondazione Crf (scelto tra i residenti a Centallo). In attesa delle nomine, la continuità gestionale verrà garantita dal Cda attualmente in carica.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 9 gennaio