Gmg, la prima giornata del Papa a Panama

Nel discorso alle autorità, il "no" alla corruzione e l'appello a "vivere con austerità e trasparenza", rivolto ai politici. "Rubateli alla strada", l'invito ai vescovi per i giovani

“Vogliamo ritrovare e risvegliare insieme a voi la continua novità e giovinezza della Chiesa aprendoci a una nuova Pentecoste”. Nel discorso per la cerimonia di accoglienza e apertura, il Papa traccia così il “filo rosso” che lega il Sinodo dedicato ai giovani e la Gmg di Panama, e spiega il senso di quella che Francesco, già nel videomessaggio per l’evento che vede oggi riuniti nella piccola Repubblica centroamericana 250mila giovani da circa 150 Paesi del mondo, radunati nel Campo Santa Maria Antigua della Cinta Costera, aveva chiamato la “rivoluzione del servizio”. Francesco definisce i giovani “veri maestri e artigiani” della cultura dell’incontro, che è un appello e un invito ad “avere il coraggio di mantenere vivo un sogno comune, chiamato Gesù”: perché il cristianesimo non è “un insieme di verità da credere, di leggi da osservare o di proibizioni”, come spiegava Oscar Arnulfo Romero, canonizzato tre mesi fa, vero e proprio faro di questa Gmg fin dai primi discorsi pubblici del Papa. Il cristianesimo, sintetizza Francesco, “è portare avanti il sogno per cui Lui ha dato la vita: amare con lo stesso amore con cui ci ha amato”. “Credi in questo amore?”, la domanda che da il “tu” al popolo giovane.

L’auspicio finale, dalla Cinta Costera, è che Panama in questi giorni non sia “solo un canale che collega i mari, ma anche un canale in cui il sogno di Dio continua a trovare altri piccoli canali per crescere e moltiplicarsi e irradiarsi in tutti gli angoli della terra”... Continua a leggere