Domenica 24 febbraio, alle 15, apre la mostra “ICONS”: icone e opere d’arte sacra, provenienti dal monastero “Dominus Tecum” di Pra’d Mill di Bagnolo Piemonte. Un’iniziativa nell’ambito del progetto “Museo Diocesano Social Club”, organizzata al Museo Diocesano di Fossano (via Vescovado 8/14) dal 24 febbraio al 31 marzo. Visitabile ogni domenica dalle 15 alle 18. Ingresso libero.
Domenica 24 alle 18: inaugurazione confratel Paolo e Alessandro Cavo
L’inaugurazionevera e propria è prevista alle 18 con un commento del monaco cistercense fratel Paolo e di Alessandro Cavo (docente all’Issr di Fossano). “Icons” infatti raggruppa 19 lavori preziosi, opere di fratel Paolo e dei suoi allievi Annalena Bertinat, l’eremita Valeria, Guido Pegone e Nanni Orecchia. Alessandro Cavo ci guiderà nella mostra con una lectio dal titolo: “Vedere il Mistero. L'immagine religiosa fra Oriente e Occidente”. Perché “Icons” raggruppa icone della tradizione classica – fra Est e Ovest del mondo e della Storia –, ma anche copie di opere rinascimentali, oltre alavori moderni di matrice astratta: un pastiche interculturale che si fa ponte da percorrere insieme.
Un ponte tra Oriente e Occidente
L’idea dell’esposizione nasce infatti dall’osmosi, e sul filo rosso, che collega Ponente e Levante. Culture a confronto e mani tese fra mondi così diversi, ma in fondo così simili. Una mostra “Social Club”: il 31 marzo (alle 18) è previsto un evento di poesia dl titolo “Veli scalzi verso l’infinito”, un pomeriggio in dialogo con i poeti Mohamed Amine Bour, Federico Carle e gli amici “Social club” (ingresso libero).
Social Club
“Social Club” significa infatti integrare e includere culture, fragilità, percorsi. Un progetto di nuove narrazioni, nuovi linguaggi e nuovi narratori per (ri)scoprire la bellezza che ci circonda e (ri)conoscere le persone che vivono ogni giorno vicino a noi. Un museo, tante storie e una sola comunità: la nostra, di esseri umani. “Museo Diocesano Social Club” è un’esperienza immersiva di fruizione dei beni artistici museali che cambia il modo di vedere l’arte, grazie al coinvolgimento di volontari sociali e narratori inediti (tra i quali nuovi italiani, migranti, detenuti, persone fragili…). Negli orari d’apertura, visite guidate alla mostra a cura dell’associazione Volontari per l’arte e volontari dell’associazione Amici del Museo di Fossano onlus, con i volontari “Social Club”.
Cosa significa fare una mostra di icone a arte sacra?
“Le icone sono finestre – racconta Fratel Paolo –, dalle quali l’altro mondo ci guarda. La loro realizzazione richiede tempo; un’icona non si copia, ma va capita, bisogna viverla, bisogna amarla. Non è un dipinto da parete da mettere nella sala buona, ma un’immagine che ti deve parlare, che ti deve aprire il cuore e darti la pace”. Una mostra di icone (cioè di immagini, dal greco eikṓn-kónos) e opere d’arte sacra, fatta per conoscere segni, volti, luce, costruire ponti e svelare veli. L’iconòstasi, infatti, è la parete sulla quale vengono poste le icone nelle chiese di rito orientale che separa la navata dallo spazio dove viene celebrata l'Eucaristia. L'iconostasi, celando alla vista, in realtà svela, mostrando con ancora più forza. Perché genera desiderio, lo stesso suscitato dalla siepe che in Leopardi crea l’Infinito, dal finito. Veli che svelano, come quelli indossati dalle donne musulmane: fatti per scoprire la bellezza e la luce della loro intelligenza.
Sociale esolidale
Una mostra per “Sostenere a distanza e amare da vicino”: le opere infatti sono in vendita. Parte del ricavato andrà a sostenere il monastero “Dominus Tecum” di Pra 'd Mill, ma anche il Progetto Ciad: il centro di formazione per catechisti-agricoltori di Bendana in Ciad, gemellato con l’Ufficio Catechistico della Diocesi di Acqui.
I promotori
“Museo Diocesano Social Club” è uno dei tre progetti vincitori dal Bando “Musei Aperti” 2016 della Fondazione Crc. Il progetto sperimenta un modello innovativo di valorizzazione del Museo Diocesano di Fossano ed è promosso dalla Diocesi di Fossano insieme all’impresa sociale Culturadalbasso, alla Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici (progetto Città eCattedrali), alla Caritas diocesana di Fossano e all’Associazione Volontari per l’Arte e Amici del Museo di Fossano Onlus. Il progetto gode del patrocinio del Comune di Fossano.