Ottant’anni anni di “Equipe Notre-Dame”

A Fossano l’End arrivò negli anni Sessanta; oggi in provincia conta circa 140 coppie

L’Equipe Notre Dame festeggia in questo mese gli 80 anni della sua nascita. Non è certo un tempo “importante” se paragonato alla storia di altre associazioni o movimenti presenti nella Chiesa, ma nel 1938, con intuizione profetica, un sacerdote ed alcune coppie immaginarono un metodo al servizio delle coppie di sposi.

 

L’intuizione di padre Caffarel

Un sacerdote parigino, Henri Caffarel, riceve la visita di una giovane donna che cerca consigli sulla vita spirituale della sua coppia. Le suggerisce che sarebbe bello se anche il marito potesse condividerli. Così, qualche giorno dopo, la donna torna con il marito ed altre tre coppie per chiedergli di aiutarli a vivere il loro amore alla luce della fede cristiana. “Cerchiamo insieme” un percorso risponde Padre Caffarel, che aggiunge: “Perché non riunirci per condurre insieme una ricerca sul matrimonio cristiano?”. Il 25 febbraio 1939, in una delle loro case, quattro coppie (Pierre e Rozenn, Gérard e Madeleine, Michel e Ginette, Frédéric e Marie-Françoise)si incontrano con padre Caffarel: nasce la prima Equipe.

La riunione di una Equipe Notre-Dame (End) è la vita e l’anima dell’equipe. È un tempo per celebrare la vita matrimoniale, familiare e comunitaria, un tempo per rafforzare la spiritualità coniugale, un tempo per creare atteggiamenti apostolici, missionari e pastorali ed infine un’opportunità di formazione permanente.

Durante gli anni e gli incontri successivi, queste giovani coppie si rendono conto che il matrimonio è l’immagine viva dell’amore di Cristo per la sua Chiesa e scoprono il posto privilegiato della coppia nel piano di Dio. Nella vita comunitaria si è compiuta la promessa di Cristo: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20). Papa Giovanni XXIII citerà esperienze come queste come “segni dei tempi” che porteranno al Concilio Vaticano II.

Oggi questa esperienza è vissuta da 13.600 Equipes diffuse in 90 paesi del mondo, ed è un movimento laicale di spiritualità coniugale aperto ad interrogarsi sulla complessa realtà della coppia di oggi. A partire da questa esperienza, sono molti gli sposi che hanno una presenza attiva e di grande impegno nella vita sociale ed ecclesiale in cui sono inseriti.

 

L’End a Fossano

Nelle nostre diocesi l’End si diffonde negli anni ’60. A Fossano nasce nel 1964 con Madda e Giovanni Lingua, Piero e Matilde Brondino, Domenica ed Agostino Castagnino, Anna e Pino Bergese, Vitalina e Mario Castellano, Elda e Tofolino Rottondo e don Mario Salvagno, convinti da un metodo che, intorno ad un tavolo e condividendo un pasto, li fa crescere nella preghiera e nel rapporto reciproco.

In provincia di Cuneo le coppie che partecipano al cammino sono oggi circa 140: quasi la metà delle coppie che si riuniscono in End sono a Fossano e nel suo territorio, il resto è diffuso tra Savigliano, Saluzzo e Alba. L’età media è sui 50 anni, ma ci sono anche coppie sui trent’anni, con figli piccoli.

Daniela e Bruno Olivero sono la coppia responsabile del settore di Fossano (si sta in carica tre anni). “Ogni Equipe è costituita da 5-6 coppie e da un consigliere spirituale, di solito un prete - spiegano -. Questa figura non ha un ruolo di servizio specifico, ma condivide un percorso con altri adulti, perché l’obiettivo è confrontarsi e crescere insieme”. La formula su cui punta il progetto End è semplice, essenziale: “Una volta al mese si aprono le proprie case e si accolgono gli altri, si condivide un pasto, si ‘racconta’ e si condivide la propria vita di coppia con altre coppie, si prega insieme, si riflette attorno ad un tema…”. Rompere la “congiura” del silenzio che (a volte) attanaglia le nostre vite di individui e di coppia, spezzare il circolo vizioso e devastante del risentimento e del rancore, provare a raccontarsi, a mettersi in gioco avendo di fronte dei volti e non degli interlocutori virtuali nascosti dietro a una tastiera o a uno smartphone: sono sfide, soprattutto nel nostro Paese, quanto mai attuali che l’Equipe Notre-Dame ha deciso di raccogliere e di celebrare, a ottant’anni dalla nascita.