I fotomontaggi di Stefano Bruno

Intervista al programmatore che trasforma Fossano in una città surreale: i suoi lavori conquistano il web

Una Ferrari da Formula Uno che entra nel parcheggio sotterraneo, due elefanti che avanzano lungo la pista ciclabile di via Santa Lucia, la regina d’Inghilterra con Kate Middleton davanti al Duomo. Chi frequenta le pagine Facebook dedicate a Fossano ormai conosce queste immagini. Sono i fotomontaggi realizzati dal 48enne Stefano Bruno, fossanese d’adozione e programmatore dell’Asl Cn1.

Perché questi fotomontaggi?

Li faccio perché mi diverte. 

A me piace la fotografia, che è l’arte di fermare un’immagine. Il fotomontaggio permette di modificarla creando così qualcosa che nella realtà, probabilmente, non potrai mai vedere: per farlo bisogna avere idee strane in mente come succede a me. Faccio foto qui e là, e già immagino che cosa inserirò di più o meno strano in quell’inquadratura; a volte, invece, ho l’idea in mente e vado a cercare l’ambientazione più adatta in giro per la città.

Qual è il primo fotomontaggio che ha pubblicato?

Si parlava di interventi al castello. Pubblicai su un gruppo Facebook un fotomontaggio con due intonacatori al lavoro. Era evidente che fosse un fotomontaggio; non tutti però lo capirono e qualcuno disse perfino di voler chiamare le Belle arti. 

Come sceglie i suoi soggetti?

I miei fotomontaggi sono di tre tipi: per così dire schizofrenici, ad esempio con un elefante sul tetto; artistici, con la sostituzione di monumenti; legati a notizie, come quando commentai la realizzazione di nuovi box nel parcheggio sotterraneo immaginando che una Ferrari da Formula Uno entrasse nella struttura proprio come entra nei box durante la gara.

Come risponde la gente, anzi gli internauti?

Non mi aspettavo particolare interesse, anche se - devo precisare - non mi rendo conto dell’effettivo numero di persone che mi seguono, perché molti non lasciano “like” o commenti. Ho saputo, ad esempio, che un signore non iscritto a Facebook chiede sempre alla moglie di poter vedere i miei fotomontaggi.

Ho anche notato che non vi è un target di età definito. La maggior parte coglie e segue lo spirito goliardico, ma non manca chi li usa come spunto per alimentare polemiche di vario genere. 

La cosa piacevole è quando incontro la gente che mi invita a continuare perché molto divertita.

Ciò che si pubblica su Facebook rischia di essere effimero. Non pensa a una collocazione più stabile per i suoi fotomontaggi?

C’è l’idea di fare qualcosa di mio, una pagina sui social network o un blog. E penso di realizzare lavori più artistici dedicati non solo a Fossano, ma a luoghi molto conosciuti dell’Italia e del mondo.

Devo chiarire che mi interessa solo il messaggio dei miei lavori: non sono un designer, non curo troppo il fotomontaggio e non cerco la perfezione. Se creerò un blog, affinerò i miei lavori. 

Mi è stato proposto di lavorare su commissione; ma per me è un gioco e non un lavoro, non so se riuscirei a garantire in modo costante e continuativo fotomontaggi su un argomento che mi viene dato. Anzi, voglio precisare che non ho alcun sponsor, alcun mentore politico.