Un violento incendio nella cattedrale di Notre Dame a Parigi è divampato nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 15 aprile, dopo le 18.30. Le fiamme hanno distrutto il tetto n legno, la parte più antica della cattedrale; poco prima delle 20 è crollata la guglia che svettava sopra la crociera del transetto, come un dito teso verso Dio; circa 20' dopo è venuto giù anche il tetto. Alle 23 l’incendio non è ancora stato domato; pochi minuti prima il sottosegretario all’Interno, Laurent Nunez ha affermato che la struttura esterna dell'edificio e le torri sono salve. Nulla però sappiamo al momento delle opere d’arte all’interno di Notre Dame. L’incendio pare sia stato originato dalle impalcature allestite per lavori di restauro sul tetto, cominciati un anno fa e destinati a durare fino al 2022.
Persone in lacrime sostano nei pressi dell’edificio, tra i simboli della capitale francese e dell’intera cristianità. Alcuni gruppi di parigini e turisti si sono riuniti non lontano per innalzare canti e preghiere. L’antico monumento religioso, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, risale al XIII secolo, anche se durante i secoli ha subito numerosi restauri. Durante la rivoluzione francese, in particolare, subì distruzioni e devastazioni.
"Stasera sono triste mentre vedo una parte di noi bruciare", ha detto il presidente della Repubblica Emmanuel Macron, recandosi sul posto. Messaggi di solidarietà alla città di Parigi, ai cattolici francesi e alla Francia intera sono giunti da tutto il mondo.
“Addolorati per le fiamme che bruciano la cattedrale di Notre Dame”, i vescovi italiani hanno inviato “un abbraccio fraterno all’arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit, e a tutti i fedeli della città e della Francia intera”. E aggiungono: “Uniamo le nostre preghiere per i fratelli francesi a quelle dei molti che, in queste ore, vedono bruciare 800 anni di patrimonio comune della fede. È un momento molto triste per tutti”. “Esprimo grande emozione: sono molto colpito nel vedere non solo l’emozione del mondo cristiano, ma di tutto il mondo – afferma con sconcerto mons. Éric de Moulins-Beaufort, vescovo di Reims e neo-eletto presidente dei vescovi francesi -. La cattedrale di Notre-Dame è uno dei simboli di questi sforzi di pace, bellezza, speranza, fede e anche al di là della fede cristiana (…) sarà una grande perdita, una grande ferita”.
“Notre Dame è il simbolo di Parigi, direi persino della Francia – dice Piero Pisarra, giornalista italiano che da 30 anni vive a Parigi -. La cattedrale ha un forte valore simbolico e affettivo. È il cuore della capitale, con un vero e proprio legame con la popolazione, raccontata dai grandi letterati, pittori e musicisti nel corso dei secoli”. Ma, come ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk “Notre Dame di Parigi è Notre Dame di tutta l’Europa”.
Con oltre 12 milioni di visitatori all’anno, Notre Dame è il secondo monumento più visitato di Parigi, dopo la Tour Eiffel. È anche la seconda chiesa più visitata d’Europa dopo la basilica di san Pietro a Roma.