Da Torino la solidarietà e la preghiera per i fratelli parigini

Il messaggio di Mons. Nosiglia

Non è soltanto Parigi e non è soltanto la Francia ad essere scossa da questa ferita al cuore, che è il cuore del proprio credo, ma anche della propria cultura e identità. Il bagliore delle fiamme riverbera anche in Italia riportando alla memoria il rogo della cappella della Sindone. 

Come commenta l’arcivescovo di Torino, mons. Nosiglia: “Per noi di Torino il drammatico incendio di Notre Dame riporta alla memoria quella notte dell’11 aprile 1997, quando il fuoco aggredì e distrusse in gran parte la Cappella guariniana della Sindone e la nostra Cattedrale. Si rinnova la nostra sofferenza: perché Notre Dame, come il complesso del Duomo, non significa solo storia, arte e pietre: questi monumenti sono patrimonio vivo delle persone, delle Chiese, dei popoli. Hanno un valore universale”. E aggiunge: “Per questo siamo vicini alla Chiesa di Parigi e a tutta la cittadinanza; e ci uniamo – nei giorni di questa Settimana Santa – alla preghiera del Papa, con l’augurio che Notre Dame possa tornare ad essere, in tempi brevi, il cuore e il centro della fede cristiana così come è stato per secoli”

In queste sere la cupola della Cappella della Sindone sarà illuminata con il tricolore della bandiera francese, un modo per manifestare la vicinanza dei Musei Reali di Torino alla Francia.

Un’azione dalla valenza doppiamente simbolica, se si pensa che la cappella progettata da Guarino Guarini è rinata quasi letteralmente dalle sue stesse ceneri, dopo essere stata gravemente danneggiata dal rogo nella notte tra l’11 e il 12 aprile del 1997. Dallo scorso settembre è stata restituita al mondo intero, dopo che i delicati lavori di restauro ne hanno permesso nuovamente l’agibilità, dimostrando così che vincere la sfida contro il fuoco è possibile.