Domenica 12 maggio è festa grande nella comunità di Bom Jesus do Araguaia (nel nord del Mato Grosso, uno dei grandi stati del Brasile), la cittadina dove vive don Damiano Raspo, sacerdote “fidei donum” della diocesi di Fossano. Sì perché domenica viene consacrata la nuova chiesa della parrocchia. Per festeggiare con la comunità di don Damiano sono volati in Brasile don Piero Ricciardi, don Flavio Luciano di Fossano, don Carlo Pellegrino di Cuneo (ex-missionario che ha vissuto con don Damiano per 7 anni). Presiede la celebrazione il vescovo della Prelatura di São Félix do Araguaia dom Adriano Ciocca Vasino (originario di Novara), insieme a missionari laici e laiche, suore e preti, membri della Commissione Pastorale della terra, amici della parrocchia São Sebastião di Várzea Grande dove don Damiano aveva lavorato negli anni 2010-2012, e cinque indios Xavante del territorio della “parrocchia”.
La nuova chiesa è stata realizzata grazie a numerose offerte e iniziative realizzate in loco, mentre un decimo delle risorse è arrivato dall’Italia. “Arrivato nel dicembre 2012 a Bom Jesus do Araguaia (da non confondere con São Félix do Araguaia, un’altra città da cui viene il nome della Prelatura), nella Valle degli “Esquecidos” (i “dimenticati”), ho incontrato una comunità un po’ ferma sulle proprie gambe - racconta don Damiano -. Le persone avevano iniziato a coltivare un sogno, ma poi si erano arenate. Per riattivare il sogno, fermo come la costruzione fra molte erbacce, abbiamo lavorato per riaccendere la fiducia nei percorsi di formazione e celebrazione della comunità. Insieme ad alcune suore, come primo prete residente, ho cercato e cerco segni e semi di Vangelo vivendo con queste persone che si stabiliscono qui provenienti da regioni differenti... Le prime messe – ricorda don Damiano - riunivano dalle 11 alle 20 persone. Nel frattempo, la città è mutata: sono stati realizzati tre nuovi quartieri e molte persone sono giunte qui da altre città. È mutato anche il clima ecclesiale, con la pubblicazione della Laudato Si’ di Papa Francesco” che ha avuto una forte ricaduta sulle comunità dell’Amazzonia.
Servizio completo su La Fedeltà dell’8 maggio