Per i militari caduti “in guerra e pace”

Cerimonia al cippo di frazione Cussanio a Fossano: "Nei prossimi anni un pellegrinaggio per le Forze armate"

Autorità religiose e militari al Cippo dedicato ai caduti a Cussanio, frazione di Fossano

Una cerimonia in ricordo di tutti i militari caduti, “in guerra e pace”. Forze armate, Forze dell’ordine e associazioni combattentistiche hanno raggiunto, nella mattinata dello scorso 17 maggio, il santuario di Cussanio, a Fossano, per un appuntamento ormai tradizionale nel mese mariano.

La celebrazione si è svolta al cippo dedicato ai caduti militari che, dallo scorso anno - quando è stato realizzato per i cento anni dalla fine della Prima guerra mondiale -, si può ammirare nei pressi del Santuario, a pochi passi dalla statua di San Giuseppe. Per l’appuntamento di venerdì scorso è comparsa anche una targa in bronzo che fino a quel momento si trovava nel Palazzo comunale e che ora non si separerà più dallo stesso cippo dedicato ai caduti: è una targa in cui viene riportato l’annuncio del generale Diaz alla fine della Prima guerra mondiale, il cosiddetto “Bollettino della vittoria”.

Don Pierangelo Chiaramello, rettore del santuario e vicario generale della diocesi di Fossano, ha parlato del valore della pace, a partire da una lettura del Vangelo, che insegna come la pace sia un dono offerto da Gesù risorto a tutta l’umanità, e da una frase del generale Douglas MacArthur, secondo cui “il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra”. Il sacerdote ha sottolineato come la pace sia “una cosa di cui ci dobbiamo occupare tutti”: “Se agiamo con il criterio della pace in tutte le circostanze, la possiamo davvero custodire”.

Davide Sordella, sindaco di Fossano, ha parlato a sua volta del valore della pace, sottolineando come l’Europa stia godendo di un lungo periodo di pace.

In futuro, l’appuntamento al Santuario con le Forze armate acquisterà maggiore solennità, fino a trasformarsi in un pellegrinaggio verso la frazione fossanese che potrà coinvolgere soprattutto i numerosi militari di stanza nella città degli Acaja. L’anno di riferimento è il 2021, quando si celebreranno i cinque secoli dall’apparizione della Madonna che ispirò la costruzione del santuario stesso.