È finita la fuga di Matteo Corbani, il 37enne evaso dal carcere di Fossano lo scorso 1° giugno. Il Nucleo investigativo della Polizia penitenziaria è riuscito a catturarlo.
Lo comunica, in una nota, la stessa Polizia penitenziaria: “Gli agenti in forza al nucleo regionale di Milano e al nucleo di Torino, dopo una complessa attività investigativa, hanno individuato il nascondiglio dove l’evaso si era rifugiato. Dopo un’attenta pianificazione dell’intervento e vari servizi di appostamento, è scattata la tempestiva cattura dell’uomo. Corbani è stato arrestato e condotto nel carcere di Cremona a disposizione dell’Autorità giudiziaria”.
A Corbani era stato assegnato un “lavoro esterno”, come prevede l’articolo 21 dell’Ordinamento penitenziario: il 37enne era impegnato alla cascina Pensolato, realtà nelle campagne di Fossano che si occupa abitualmente di detenuti. Qui, lo scorso 1° giugno, Corbani si era presentato regolarmente al mattino; nella pausa pranzo aveva detto di voler tornare nel centro di Fossano per incontrare una persona e, alle 19, non era rientrato in carcere come avrebbe dovuto fare. Erano così iniziate le indagini di Carabinieri e Polizia penitenziaria coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo, mentre si riaccendeva la polemica sul “lavoro esterno” concesso ai detenuti.
Corbani era stato condannato per truffa e altri reati. La fine della pena, per lui, era prevista nel 2021; l’evasione dal carcere aggraverà la sua posizione.