Castello degli Acaja, zero offerte per il Caffè letterario

Ora tocca all’Amministrazione Tallone decidere se ripetere il bando o cambiare strategia

il cortile del castello

Doccia fredda per il Caffè letterario, l’esercizio commerciale che l’Amministrazione Sordella avrebbe voluto attivare nel seminterrato (il “crutin”) del Castello degli Acaja e nei locali dell’ex ufficio turistico, per un totale di 127 mq. Alla scadenza del 25 giugno, infatti, non sono arrivate offerte.

Il Caffè letterario non rientra negli obblighi che il Comune ha assunto acquistando il Castello dal Demanio. Ma era stato ritenuto una buona carta per completare il percorso di valorizzazione già avviato con le mostre e il potenziamento delle visite turistiche. A questo scopo, negli ultimi mesi del mandato, erano stati pubblicati due avvisi per manifestazione di interesse (a cui aveva risposto un offerente) per sondare il terreno prima del bando vero e proprio.

I “paletti” fissati nel capitolato per la concessione del servizio - l’obbligo di promuovere eventi culturali in sinergia con le manifestazioni ospitate al castello e l’orario minimo di 10 ore giornaliere durante tutte le giornate di apertura della biblioteca e durante le manifestazioni organizzate dal Comune - non sono andati incontro, evidentemente, alle aspettative dei privati, nonostante il canone mensile calmierato (300 euro a base d’asta). Ora toccherà alla nuova Amministrazione Tallone decidere se ritentare con una nuova scadenza sperando di ottenere risultati migliori, se modificare il bando o recedere dal proposito.

Su "la Fedeltà" di mercoledì 3 luglio