Toy story 4

Toy story 4

Di John Lasseter, Josh Cooley; animazione.

Dopo il terzo episodio, in pochi attendevano (speravano?) un quarto capitolo del più geniale e divertente film di animazione degli ultimi venticinque anni, tanto era parso conclusivo e, per così dire, splendidamente definitivo “Toy story 3”. Ma, never say never, quando si ha a che fare con menti instancabili come quella di John Lasseter che, parole sue, benché non avesse intenzione di girare un quarto “Toy Story” quando si è trovato di fronte a quel soggetto (in realtà in parte anche suo) non è stato capace di dire di no.
Dopo che Andy, ormai cresciuto, è partito per il college e Woody, Buzz e tutti gli altri giocattoli hanno trovato una nuova sistemazione nella cameretta della piccola Bonnie la vita nel “Toy World” sembra scorrere lungo i binari della più quieta normalità. Ma, durante il primo giorno di asilo Bonnie fa la sua conoscenza con Forky, un bizzarro giocattolo realizzato con materiali di recupero che convinto di essere soltanto spazzatura, vive in una condizione di “sfiducia esistenziale”.
Intanto Woody, infilatosi nello zainetto della bimba per farle compagnia durante il suo primo giorno di scuola, pone sotto la propria ala protettiva il bizzarro giocattolino e quando Forky si precipita giù da un camper in corsa per mettere fine alla sua esistenza Woody gli si lancia alle calcagna dando vita ad un’esilarante e poetica avventura on the road che condurrà il nostro cow boy a conoscere nuovi compagni e, soprattutto, ad incontrare nuovamente la sua vecchia amata fiamma, la pastorella Bo Peep.
Ritmato ed avvincente, “Toy story 4” trabocca di personaggi e battute folgoranti, trame e sottotrame che si incrociano senza mai sovrapporsi, sentimenti, emozioni e relazioni che benché “vissute” da giocattoli più umane non potrebbero essere, e che fanno del film di John Lasseter e Josh Cooley non soltanto una bella pellicola di animazione, ma una pagina di grande cinema. Da vedere.