Restiamo amici

Restiamo amici

Di Antonello Grimaldi; con Michele Riondino, Alessandro Roja, Libero De Rienzo, Violante Placido, Sveva Alviti, Mirko Trovato, Ivano Marescotti.

Liberamente tratto dal romanzo di Bruno Burbi “Si può essere amici per sempre” (Ed. Newton Compton), “Restiamo amici” segna il ritorno di Antonello Grimaldi sul grande schermo da dove mancava da oltre dieci anni (“Caos calmo”, 2007) con film a metà strada tra la commedia al maschile (bromance) e l’heist movie.
Giovane vedovo con un figlio a carico, Alessandro (Michele Riondino) viene improvvisamente contattato da Gigi (Alessandro Roja), un vecchio amico che ora vive in Brasile. Fin qui nulla di male, la cosa potrebbe essere il punto di partenza per una rimpatriata, ma in realtà Gigi ha ben altro da chiedere all’amico, vorrebbe infatti che Alessandro gli “prestasse” il figlio per poter incassare l’eredità. Il padre di Gigi gli ha destinato 3 milioni di euro alla condizione che la somma sia intestata al figlio, che purtroppo però Gigi non ha. Di qui la necessità di “noleggiare” un ragazzino giusto il tempo di organizzare una truffa con un notaio ed incassare la somma, parte della quale, naturalmente, andrebbe al compiacente e auspicabilmente collaborativo Alessandro. Insomma, uno scherzo da ragazzi che ovviamente non andrà così come progettato.
Commedia dai toni maschili ritmata e leggera, il film si regge sulla buona interpretazione di Riondino e sull’assodata esperienza registica di Antonello Grimaldi che dopo anni di serialità televisiva (“Distretto di polizia”) dimostra di dirigere con mano esperta i suoi interpreti più di quanto non sappia gestire lo sviluppo narrativo della storia che tra imbrogli e contro-imbrogli non sempre trova il proprio adeguato e lineare sviluppo.