820 milioni soffrono la fame e… oltre 2 miliardi sono in sovrappeso

Lo evidenzia il rapporto su “Lo stato della sicurezza alimentare e nutrizione nel mondo 2019” presentato a New York da cinque agenzie delle Nazioni Unite (Fao, Unicef, Wfp, Ifad, Who/Oms)

siccità in Ciad
Photo WFP Alexis Masciarelli

Sono ancora 820 milioni le persone che soffrono la fame nel mondo, pari all’11% della popolazione (dati riferiti al 2018). Dopo decenni di miglioramento, dal 2015 il trend positivo si è invertito. Anche se rimane stabile a livello globale, il numero assoluto è in continuo, lieve peggioramento. La fame continua a crescere soprattutto in Africa e, in misura minore, in America Latina e Asia occidentale. Questo rende ancora più difficile raggiungere gli obiettivi che la comunità internazionale si è data per eliminare la fame nel mondo entro il 2030 (il cosiddetto “Sustainable development goal of zero hunger”). Inoltre 2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a cibo sicuro, nutriente e sufficiente, compreso l’8% della popolazione dell’America del Nord e dell’Europa. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto su “Lo stato della sicurezza alimentare e nutrizione nel mondo 2019. Salvaguardarsi dai rallentamenti e dalle recessioni economiche” presentato a New York, nel corso del Forum politico di alto livello, dalle cinque agenzie delle Nazioni Unite: Fao (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per il cibo e l’agricoltura), World food programme/Pam (Programma alimentare mondiale), Unicef (che si occupa di infanzia), Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo), Oms/Who (Organizzazione mondiale della sanità).
Di contro, continuano a crescere in tutto il mondo i problemi dovuti a obesità e sovrappeso, in particolare tra bambini in età scolare e adulti. Nel 2018, almeno 40 milioni di bambini sotto i 5 anni erano sovrappeso. Nel 2016, 131 milioni di bambini dai 5 ai 9 anni, 207 milioni di adolescenti e 2 miliardi di adulti erano sovrappeso. Un terzo degli adolescenti e adulti sovrappeso, e il 44% dei bambini tra i 5 e i 9 anni era obeso. “Nei Paesi a basso, medio e alto reddito vivere in condizioni di insicurezza alimentare aumenta il rischio di obesità in età scolare, tra adolescenti ed adulti”, precisa il rapporto.

Patrizia Caiffa

Qui il servizio completo (fonte SIR)