Governo Conte Bis, i 29 punti dell’accordo tra M5s e Pd

Sottolineature e gli impegni più specifici segnano l’identità programmatica del nuovo esecutivo e in alcuni casi marcano le differenze con il governo precedente

Sergio Mattarella e Giuseppe Conte
Foto Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica

Nei 29 punti dell’accordo per il secondo governo Conte c’è un po’ di tutto, come quasi sempre accade nei programmi politici. Al di là dei buoni propositi su cui sarebbe difficile dissentire, ci sono però delle sottolineature e degli impegni più specifici che segnano l’identità programmatica del nuovo esecutivo e in alcuni casi marcano le differenze con il governo precedente.
I temi economici sono ovviamente in primo piano, a cominciare dal punto 1 che contiene una sorta di dichiarazione generale di politica economica e offre una chiave di lettura del resto del programma. Riferendosi alla prossima legge di bilancio si afferma che “tutte le previsioni saranno comunque orientate a perseguire una politica economica espansiva, in modo da indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e sviluppo sostenibile, senza mettere a rischio l’equilibrio di finanza pubblica”. “Prioritari” vengono considerati “la neutralizzazione dell’aumento dell’Iva, le misure di sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l’emergenza abitativa, le misure di deburocratizzazione e di semplificazione amministrativa, il rafforzamento degli incentivi per gli investimenti privati, nonché l’incremento della dotazione per la scuola, per l’università, per la ricerca e per il welfare”. Un forte accento è posto sul tema... continua a leggere

 

S. De Martis (fonte SIR)