Anche nel Fossanese c'è chi fatica a mettere insieme un pasto dignitoso. Sono circa 4 persone ogni 100 quelle che hanno bisogno di un sostegno (ed hanno il coraggio di chiederlo) e che si appoggiano ai servizi offerti dalla Caritas o dalle altre realtà del territorio. Al tempo stesso si combatte lo spreco alimentare destinando ai più poveri il cibo che è ancora buono ma che potrebbe finire nella pattumiera. Solo nell'ultimo anno sono stati recuperati tra i 120 e i 140 mila euro di cibo, diventanti pranzi e cene, invece di essere gettati. Gli attori in questa rete di solidarietà sono tanti: i privati, le istituzioni, la Caritas, i frati Cappuccini, le famiglie, i supermercati, i commercianti, gli agricoltori, il banco Alimentare, le fondazioni bancarie.
I dettagli nella nostra inchiesta su La Fedeltà del 23 ottobre