“Sentieri di pace per Yousra e Amina”, una rete di amore e speranza

Un centinaio di persone si sta muovendo per accogliere due famiglie in fuga dalla guerra in Siria

C’è chi tesse le relazioni con la scuola, chi con i servizi sociali, chi si occupa dei vestiti, chi della mobilia e della casa. Ci sono quelli che hanno aperto un dialogo con le associazioni di stranieri, chi si preoccupa delle utenze, chi dei documenti e permessi di soggiorno, chi ancora dell’insegnamento della lingua italiana. Sono i tanti, tantissimi volontari della rete nata a Trinità e Salmour ma ormai estesa a tutto il Fossanese, per accogliere a giorni (arriveranno a fine novembre) le due sorelle Yousra e Amina e le loro rispettive famiglie (i mariti e quattro bambini dai cinque mesi ai sei anni) fuggite dalla Siria cinque anni fa per trovare rifugio a Tel Abbass, in un campo profughi del Libano a pochi chilometri dal confine con la frontiera siriana.
Non ci bastava più essere indignati per quanto sta accadendo in Siria - spiegano le promotrici -. Dovevamo fare qualcosa di concreto. La risposta è arrivata da Marina di Salmour che aveva contatti con ‘Sentieri di pace’ di Boves che due anni fa ha accolto Rosbella Randa e Holi arrivati con i ‘Corridoi umanitari’. Oggi dopo un percorso di inserimento vivono in autonomia a Cuneo”.
Nasce così chiacchierando tra amici l’idea di accogliere una famiglia di profughi anche a Trinità. Parte il tam tam e la risposta arriva partecipata e immediata. 
Il progetto richiede risorse economiche per sostenere le famiglie fino a quando sarà necessario, in quanto non sono previsti aiuti di Stato per i corridoi umanitari! Ma anche persone accoglienti e una comunità disposta a crescere nello scambio culturale vivendo le diverse iniziative che saranno organizzate nei mesi a venire. Per seguire il percorso e sostenere il gruppo “Pensieri di pace per Yousra e Amina” è stata aperta una pagina Facebook e un pagina di crowdfounding: sostieni.link/23242.

Articolo su la Fedeltà in edicola mercoledì 13 novembre