Filippo Ariaudo e Filippo Gerbaudo, i due giovani registi centallesi, 35 anni in due, hanno in cantiere un nuovo film. Dopo il corto "The vulnus rising", presentato l'anno scorso, racconteranno una tragica pagina di storia cuneese: l’eccidio della Candelora del 2 febbraio 1945, a San Benigno, quando i fascisti fucilarono per rappresaglia 14 giovani del paese nati tra il 1917 e il 1925.
Ci hanno cominciato a lavorare ad aprile 2019 e sperano di completare l'opera ad aprile 2021. Intanto è già pronta la sceneggiatura, mentre le riprese si gireranno in estate. La “scintilla” - ci spiegano con i compagni d'avventura Alice Porta e Nicolò Pellegrino - è nata da un’intervista a Luigi Giorgis, 93enne, classe 1926, scampato per un anno alla fucilazione. La sua testimonianza, raccolta ad aprile dello scorso anno e integrata da successive ricerche storiche, sarà alla base della storia.
Lunedì 27 gennaio, i due Filippo saliranno sul palco del Nuovo Lux per presentare la loro nuova impresa. Accadrà in occasione di una conferenza (ore 20,30) in cui lo storico Michele Calandri (che hanno incontrato per la sceneggiatura) sarà chiamato a rievocare proprio l’eccidio della Candelora.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 22 gennaio