Salgono a 106 i morti provocati dal coronavirus (2019-nCoV): 100 nella sola provincia di Hubei. Lo rendono noto le autorità cinesi segnalando quasi 1.300 nuovi casi di contagio che portano il totale a oltre 4.500 casi nel Paese asiatico mentre si registrano anche 7mila casi sospetti in attesa di conferma. Diversi casi di contagio si registrano ormai in una dozzina di Paesi nel mondo: l’ultimo, appena confermato, in Germania. Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità rettifica il giudizio sul rischio globale legato alla diffusione del coronavirus: da “moderato”, come definito nei precedenti rapporti, ad “elevato”. Secondo i ricercatori dell’Imperial College London, che collaborano con l’agenzia Onu, ogni soggetto contagiato dal coronavirus può infettare in media altre 2,6 persone, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5. Questo rende il suo tasso di diffusione confrontabile a quello della Sars e della pandemia influenzale del 2009.
Al momento (lunedì 28 gennaio) non si registra in Italia nessun contagio mentre è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (Sari) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (Ards). Proseguono regolarmente i controlli e il monitoraggio costante dopo la riunione della task-force di ieri del ministero della Salute che è in continuo contatto con l’Oms e l’Ecdc (Centro europeo di controllo delle malattie), e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo portale. Presso il Dicastero di Lungotevere Ripa è attivo h24 il numero verde 1.500 per rispondere alle domande dei cittadini... continua a leggere
g.p.t. (fonte SIR)