Un anno tra aeroporto, strade e binari

La Polizia di frontiera del Cuneese presenta l'attività svolta nel 2019: anche pattugliamenti con i colleghi francesi

Un'auto della Polizia di frontiera

Bilancio di fine anno per la Polizia di frontiera del Cuneese, guidata dal dirigente Martino Santacroce. Gli agenti sono stati impegnati sia all’aeroporto “Alpi del mare” di Levaldigi, sia lungo i collegamenti - su strada e rotaia - con la Francia.

Nel 2019 sono stati controllati 1.422 aerei e identificati 91.754 passeggeri; di questi ultimi, 23.142 provenivano da paesi extraeuropei. In parallelo, sono state impiegate 512 pattuglie per un totale di 509 posti di controllo lungo le vie di comunicazione con la Francia: il bilancio è di 3.401 veicoli e 108 treni controllati, 5.721 persone identificate e 5 arresti eseguiti in flagranza di reato.

“Tutti gli arresti eseguiti - spiegano dalla Polizia di frontiera - riguardavano il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina compiuto dai cosiddetti «passeur», fermati mentre trasportavano in modo illegale migranti oltre il confine. Trentadue stranieri, destinatari di vari provvedimenti, sono inoltre stati rintracciati tramite le banche-dati del Sistema di informazione internazionale Schengen”. Sono inoltre stati respinti dei migranti che erano entrati nel territorio italiano illegalmente: un caso, nelle scorse settimane, all’aeroporto, dove erano giunti due cittadini marocchini “senza i previsti requisiti, ovvero senza valido titolo o idonea documentazione che attestasse lo scopo e le condizioni del soggiorno”.

Attraverso i controlli su strada, i poliziotti hanno inoltre “staccato” 77 multe. In alcuni casi, è stata ritirata agli automobilisti la patente.

“Oltre all’attività per la prevenzione e il contrasto dell’immigrazione clandestina - concludono dalla Polizia di frontiera -, è stata dedicata grande attenzione al contrasto della criminalità internazionale, soprattutto attraverso controlli sulle tratte aeree provenienti da paesi considerati «a rischio»”.

Alcuni pattugliamenti sono stati effettuati dalla Polizia di frontiera della Granda con i colleghi francesi, grazie a un patto siglato dalle rispettive Prefetture. Il questore di Cuneo si è complimentato con la Polizia di frontiera per i risultati ottenuti.