Gli anni più belli

Gli anni piu belli

di Gabriele Muccino; con Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria, Nicoletta Romanoff.
Quattro amici nella Roma primi anni ’80. Quattro amici le cui vite si incrociano, si sovrappongono, si dividono per poi tornare ad incrociarsi nell’arco di quarant’anni. Giulio (Pierfrancesco Favino), figlio di un meccanico brutale e violento, che non vede l’ora di lasciare quell’ambiente; Riccardo (Claudio Santamaria), detto Sopravvissuto, il più benestante di tutti, famiglia liberal e progressista, eternamente bambino ed inconcludente; Paolo (Kim Rossi Stuart) sognatore poetico e futuro professore al liceo classico. Ai tre si unisce Gemma (Micaela Ramazzotti) vitale, generosa, trasgressiva che farà girare la testa a tutti, a cominciare da Paolo. Le vite dei quattro ragazzi scorrono tra alti e bassi, tra grandi progetti e cocenti delusioni, obiettivi raggiunti (le lauree di Giulio e Paolo) e drammi esistenziali (la morte della madre di Gemma), e mentre loro crescono e cambiano, si lasciano e si ritrovano, il mondo cresce e cambia insieme a loro, la caduta del Muro di Berlino, Tangentopoli, la discesa in campo di Berlusconi, l’11 settembre 2001…Lungometraggio ambizioso che richiama esplicitamente “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola (tanto che Muccino ha fatto acquistare alla sua casa di produzione i diritti di alcune scene) senza riuscire neppure lontanamente a restituircene pathos e atmosfera, il film si regge sulle buone prove degli interpreti (su tutti Pierfrancesco Favino) quasi a dispetto di personaggi dai tratti spesso eccessivamente stereotipati (il Paolo professore ha un chè di affettato e pretesco decisamente fastidiosi) ed un plot che procede a strattoni, un melodramma, dove il melò fagocita il dramma  e il tentativo di realizzare l’affresco di un’epoca attraverso le storie dei protagonisti si smarrisce in una serie di bozzetti poco riusciti.